Valori pressione: quando preoccuparsi
La pressione è la misurazione di quanto il sangue preme contro le pareti delle arterie e dei vasi sanguigni. È alta quando il sangue preme con forza superiore al normale.
La pressione 120-70 mmhg è definita genericamente pressione arteriosa normale, in quanto corrisponde ai livelli di pressione ideali che identificano un buon funzionamento del cuore e una gittata cardiaca, nella norma.
I valori della pressione possono destare preoccupazione sia quando sono troppo alti e , al contrario, anche quando sono troppo bassi:
- Quando i valori della pressione sono troppo bassi si parla di Questa problematica è una condizione caratterizzata da valori della pressione decisamente inferiori alla norma. In termini numerici, possiamo dire che un individuo soffre di ipotensione quando la sua pressione arteriosa a riposo scende al di sotto dei 90/60 mm Hg. Un’ipotensione lieve è generalmente priva di significato clinico. Quando è fisiologica, una pressione arteriosa attorno ai limiti minimi normali viene addirittura considerata positiva poiché mette al riparo da diverse malattie cardiovascolari.
Ma al di sotto di certi limiti, può non solo creare fastidi e problemi, ma meritare anche qualche approfondimento e non deve essere trascurata. I sintomi dell’ipotensione cui prestare attenzione per avere comunque un parere del medico, che li potrà inquadrare in un contesto più ampio, sono: stanchezza cronica, debolezza muscolare, mal di testa, annebbiamento della vista, ronzii alle orecchie, vertigini, sonnolenza e nei casi più gravi si possono verificare anche svenimenti. - Quando invece i valori della pressione sono troppo alti, si parla di ipertensione e si parla di pressione alta quando i valori superano 140 mmhg per la massima e 90 mmhg per la minima. Se il rialzo pressorio si verifica occasionalmente, soprattutto in concomitanza con alcuni momenti emotivamente forti, il valore va preso in considerazione ma non deve destare preoccupazione eccessiva. Questo principio vale per una pressione che resta entro la soglia critica. Per soglia critica si intende un rialzo pressorio che raggiunge livelli molto alti e supera 180 mmhg per la massima e 110 mmhg per la minima (insieme o per singolo valore). Sia che si tratti di un rialzo sotto terapia che nel caso di un rialzo occasionale della pressione, questi valori di pressione cardiaca devono subito condurre al Pronto Soccorso o al medico più vicino, in modo da abbassare le pressione alta.
Soffrire di pressione alta per un periodo prolungato può compromettere la salute di organi come cuore, cervello, reni e altri.
Per fortuna, però, esistono delle buone abitudini per tenerla sotto controllo, vediamo quali:
- Come succede per altre condizioni, anche nel caso della pressione arteriosa, l'alimentazione può giocare un ruolo decisivo. Il sale è il principale nemico se si soffre di pressione alta; inoltre, un consumo equilibrato di cibo orientato verso la verdura, la frutta, i carboidrati integrali e i grassi insaturi può favorire la normalizzazione della pressione.
- Evita l’eccesso di peso, pratica regolarmente attività fisica .
Ricorda che un giro vita superiore a 102 centimetri per gli uomini e a 88 centimetri nelle donne è già un rischio per il tuo cuore.
Numerosi studi hanno confermato che il movimento sotto forma di pratica regolare e costante dell’attività fisica e sportiva, porta a notevoli miglioramenti per la pressione.
- Evita il fumo.
Il fumo di sigaretta aumenta la pressione sanguigna restringendo le arterie, danneggiando il muscolo cardiaco e diminuendo la quantità di ossigeno. Le donne fumatrici che assumono anche farmaci contraccettivi possono andare incontro ad un rischio maggiore di sviluppare ipertensione, infarti e disturbi cardiovascolari, specie se hanno più di 35 anni.
- Riduci le condizioni di stress.
Se siamo stressati e preoccupati per la maggior parte del tempo, il corpo produce più adrenalina, le coronarie si stringono, sale la frequenza cardiaca e se c’è aterosclerosi il rischio di infarto è concreto. Usa tecniche di rilassamento, ascolta la tua musica preferita, passa più tempo con chi ti fa stare bene.
- Controlla i valori dei grassi nel sangue in particolare del colesterolo.
La presenza di valori elevati di colesterolo rappresenta un fattore di rischio negativo che potenzia l’effetto dell’ipertensione nei confronti del rischio cardiovascolare.