Le ragadi

Le ragadi sono ferite molto piccole che rappresentano ulcerazioni ed erosioni cutanee di tipo lineare, e possono formarsi in diverse parti del corpo, specialmente nel canale anale. Le ragadi anali sono molto fastidiose e abbastanza dolorose, e provocano disagio nel periodo in cui l’individuo ne è afflitto. Si tratta di veri e propri taglietti che si creano al passaggio delle feci, soprattutto se dure o grandi, con conseguenze che vanno dal sanguinamento, al bruciore e al prurito.

Possono presentarsi a qualsiasi età, e spesso colpiscono anche i neonati.

A volte non esiste una causa che riconduce alle ragadi, ma il più delle volte si formano in casi di stitichezza, successivamente alle emorroidi o alla diarrea, in seguito a infiammazioni intestinali, scarsa igiene orale e, nei casi più gravi, per via di patologie croniche specifiche. Vengono classificate in primarie quando la causa non è evidente, in secondarie quando il problema è riconducibile ad altro.

Le ragadi generalmente tendono a sparire nel giro di qualche giorno o al massimo entro un paio di settimane, scomparendo da sole grazie ad alcuni trattamenti indispensabili.

Innanzitutto è necessario curare la propria igiene personale, utilizzare indumenti non sintetici e farsi aiutare da prodotti che ammorbidiscano la zona anale per facilitare la defecazione. Lubrificanti, pomate e impacchi di soluzioni fisiologiche sono molto indicati. Fare un bagno tiepido-caldo più volte al giorno serve a rilassare lo sfintere anale, e a evitare ulteriore stress. La prima cosa che probabilmente vi consiglierà il medico è l’applicazione di nitroglicerina, mentre nei casi più acuti si penserà di passare alla terapia chirurgica.

L’alimentazione gioca un ruolo importante nei casi di ragadi: mangiare frutta e verdura e alimenti contenenti più fibre possibili, bere molta acqua, escludere i cibi piccanti e le spezie.