Le emorroidi

Per emorroidi si intendono le dilatazioni varicose dei plessi venosi sotto mucosi del retto (vene emorroidarie), le quali decorrono in buona parte dei casi in modo asintomatico, ma possono accompagnarsi a un quadro clinico ben definito. Questa patologia è molto frequente e colpisce più spesso i maschi e in età adulta. Possono essere complici fattori ereditari, genetici e locali.

Tra le cause più generali vi sono uno stile di vita sedentaria, lo stazionamento prolungato in piedi, gli sforzi fisici, il caldo eccessivo, alimentazione ricca di alcol e cibi piccanti. Tra i fattori più prevalentemente locali va annoverata la gravidanza e poi la stipsi e l’abuso di purganti. Tutti questi fattori provocano un difficoltoso ritorno venoso dai plessi emorroidari che genera congestione locale e quindi favorisce la formazione dei noduli. Le emorroidi sono dette interne o di primo grado se non fuoriescono dall’orifizio anale. Le emorroidi esterne non rappresentano altro che un prolasso delle emorroidi stesse con la soprastante mucosa; se tale migrazione si riduce spontaneamente possiamo parlare di emorroidi di secondo grado, in caso contrario di terzo grado.

La sintomatologia è spesso assente ed è costituita più che altro da prurito. In altri casi si verificano perdite di sangue all’ano in genere durante o dopo la defecazione. In alcuni casi è presente la febbre.

Tra le cose che si possono fare in caso di comparsa di emorroidi c’è la cura e l’attenzione particolare per l’igiene intima. Lavaggi con acqua fredda sono spesso d’aiuto. È buona norma fare una dieta priva di cibi irritanti, alcol, spezie e caffè.

Utili in fase acuta sono le supposte e le pomate antiemorroidarie, e farmaci vasoattivi.