La cistite
La cistite è un’infezione della vescica e delle vie urinarie causata da batteri che provocano un’infiammazione. Questa infezione può avvenire per via ematogena, se i batteri raggiungono la vescica attraverso il sangue; linfatica, se i batteri raggiungono la vescica attraverso il sistema linfatico; ascendente, quando i batteri raggiungono la vescica attraverso l’uretra. Curare subito questa infezione è essenziale per evitare che una banale cistite si trasformi in una ben più dolorosa e fastidiosa cistite emorragica.
La cistite più comune è quella ascendente ed è tipicamente femminile. La cistite, nella maggior parte dei casi, è causata da batteri esterni che colonizzano questi “ambienti puliti”.
Una frequenza di rapporti sessuali favorisce l’ingresso di batteri a livello della vescica, così come l'utilizzo di metodi contraccettivi che possono alterare l'ecosistema vaginale. I movimenti dell’atto sessuale favoriscono il passaggio dei batteri dal perineo all’uretra. Anche l’uso di detergenti intimi aggressivi e di assorbenti interni, altera l’equilibrio della flora batterica vaginale, mentre un’alimentazione scorretta ricca di latticini, zuccheri e carne rossa può contribuire alla nascita di questa infezione. Colpisce vescica e uretra provocando bruciore, bisogno frequente di fare pipì, tensione addominale.
Uno dei rimedi più efficaci è il mirtillo rosso ricco di proantocianidine di tipo A, sostanze che impediscono al batterio Escherichia coli di attaccarsi alle pareti della vescica e proteggere le vie urinarie. Svolge un’azione antibatterica naturale, regola il pH dell’urina e protegge le vie urinarie. Fumo, alcol, eccesso di cibi acidi o speziati, non bere abbastanza acqua, indumenti stretti, sport come spinning o bicicletta, non sono l'ideale per chi soffre di cistite. Bere molta acqua per pulire le vie urinarie è uno dei consigli terapeutici.
Una terapia a base di farmaci antimicrobici in maniera continuativa per 4-5 giorni e curarla in uno stadio poco avanzato, scongiura la possibilità di ricadute. Trattenere l'urina è un fattore di rischio, così come mangiare e bere alimenti che potrebbero irritare l'intestino o indossare biancheria intima che non sia in fibre naturali. I medici, inoltre, consigliano di curare con attenzione l'igiene intima. L' urologo o il ginecologo prescriveranno l'esame delle urine o l'urinocoltura che aiuteranno a inquadrare il problema se persiste.