La celiachia
La celiachia è un'intolleranza permanente al glutine del sistema immunitario, condizione digestiva attivata dall'ingestione in alimenti formati durante l'impasto con farina, cereali, avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale, pane, pasta, biscotti, pizza. Il glutine è una proteina contenuta nel chicco dei cereali, mentre non è presente nel mais e nel riso.
In Italia è riconosciuta come malattia sociale, molti soggetti convivono per parecchi anni con questa condizione senza accusare disturbi gravi. Quando una persona affetta ingerisce alimenti contenenti glutine, si provoca una reazione immunitaria nell'intestino tenue, risultante un danneggiamento e conseguente inabilità ad assorbire certi nutrienti dal cibo. Più frequente nelle donne, ne consegue un'infiammazione cronica dell'intestino. Gli alimenti non assorbiti sono eliminati dall'intestino e reso evidente da un aumento di numero delle evacuazioni. La celiachia può manifestarsi a qualsiasi età.
Le cause esatte della celiachia sono sconosciute. Quello che si sa per certo è che si tratta di un difetto ereditario. Questa malattia si manifesta dopo alcune forme di trauma: ad esempio infezioni, maternità, forte stress, danni fisici, operazioni chirurgiche. Si manifesta spesso nell’infanzia dopo lo svezzamento, con il passaggio dal latte materno all’alimentazione contenente glutine. Qualora non fosse diagnosticata, sono possibili disturbi della crescita e sviluppo. I bambini celiaci sono spesso di corporatura esile e possono apparire denutriti.
Il primo test da effettuare sono gli esami del sangue. Se in questi esami vengono evidenziati gli anticorpi specifici, nella maggior parte de casi si procede con una biopsia dell’intestino tenue per la conferma definitiva. Non esistono sintomi tipici della celiachia. La maggior parte delle persone affette ha problemi generici come diarrea, dolori addominali o possono anche non manifestare alcun problema gastrointestinale. I sintomi possono simulare quelli di altre malattie come colon irritabile, ulcere gastriche, morbo di Crohn, infezioni parassitarie, anemia, disordini della pelle o disturbi nervosi.
Se la biopsia intestinale mostra le tipiche variazioni della mucosa, lo specialista gastroenterologo adotterà una dieta priva di glutine, rigorosa e a vita. Un’alimentazione priva di glutine infatti, porta spesso a un rapido miglioramento. La mucosa intestinale inizierà a rigenerarsi. Fortunatamente un celiaco non deve assumere alcun tipo di farmaco.