Allergie stagionali: come prevenirle
L’arrivo della nuova stagione però non lascia scampo ai pazienti allergici: pollini, acari e muffe possono infatti scatenare allergie invernali.
I segnali che ci dicono di essere allergici dipendono dall’organo interessato e dalla causa (allergene) che ha prodotto la malattia. Nessun sintomo è specifico di allergia tuttavia gli starnuti, la tosse, il prurito, i gonfiori all’ addome e gli arrossamenti della pelle sono elementi di sospetto.
Spesso i sintomi si ripetono con il ciclo delle stagioni, in un determinato ambiente o con un cibo in particolare, ma in altri casi il disturbo può essere perenne come per le riniti da allergia agli acari.
Nel periodo autunnale abbiamo sia allergeni esterni legati alla pollinazione di alcune graminacee e di piante tipicamente autunnali, come l’artemisia e l’ambrosia, sia allergie degli ambienti interni. Questi ultimi infatti rispetto al periodo estivo sono meno arieggiati, di conseguenza aumenta l’umidità e con essa la concentrazione degli acari della polvere e delle muffe.
Ma vediamo insieme come prevenire le allergie stagionali:
Nelle malattie allergiche la prevenzione inizia con l’eliminazione dell’allergene (es. cibo) o con la sua riduzione (es. acari) ma ciò non sempre è possibile (es. pollini).
Tuttavia nei periodi nei quali sappiamo che saranno più presenti gli allergeni ai quali siamo soggetti, attenzione a:
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stare lontani da zone di campagna ed evitare zone in cui si stanno eseguendo lavori di pulizia dei giardini o delle aiuole;
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tenere i finestrini alzati in auto, e cambiare i filtri dell’aria condizionata, sia in macchina che in casa, con filtri antipolline;
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non svolgere attività sportiva all’aperto;
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chiudere le finestre durante le ore centrali della giornata.
Si può intervenire anche a livello alimentare, evitando o limitando i cibi che liberano istamina, ovvero un composto azotato diffuso nell’organismo che ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie e allergiche. Tra gli alimenti che sarebbe meglio evitare ci sono formaggi, salumi, conserve, crostacei, pomodori, fragole e cioccolato.
Via libera invece ai cibi che inibiscono il rilascio di istamina, come mele, carote, uva, alimenti ricchi di Omega 3 (come il salmone) e cereali
In molti casi, infine, si ricorre ai vaccini specifici somministrando dosi crescenti di allergene per produrre una tolleranza a questo. Il modello più efficace di vaccino antiallergico è quello contro il veleno di api e vespe. Il vostro medico saprà ad ogni modo consigliarvi la via di azione più adatta al vostro caso.